Diritto... E Rovescio

Diritto… e Rovescio a cura dell’avvocato Cristina Anelli

Buongiorno,
oggi parleremo dell’assegno unico per i figli. Si partirà dal 1° di luglio 2021 ed una delle novità risiede nel fatto che l’assegno unico e universale per le famiglie, oltre alle categorie già beneficiarie dell’ANF, sarà indirizzato anche a lavoratori autonomi e professionisti. Il nuovo assegno, sarà previsto, a partire dal settimo mese di gravidanza, per ciascun figlio a carico fino ai 21 anni e sarà composto da una quota universale fissa, intorno ad €. 50,00 – 100,00 per ciascun figlio, a cui si sommerà una quota variabile in base alla situazione economica del nucleo, fino ad azzerarsi intorno ad €. 50.000 – 60.000 di ISEE. Saranno poi previste maggiorazioni dal terzo figlio in poi, per i disabili e sono allo studio quelle per i nuclei monogenitoriali. L’importo così determinato sembra ragionevole, se confrontata con quanto percepiscono oggi, le famiglie, tra detrazioni e assegni al nucleo familiare (ANF). Ipotizzando, ad esempio, un reddito medio annuo imponibile che va da €. 15.000 ad €. 70.000, oggi una coppia con un figlio può arrivare a percepire da €. 234,00 ad € 41,70 circa al mese tra sconti sull’Irpef (proiettando sul mese la detrazione media annua) e assegni: un importo che, quindi, sembra decisamente inferiore a quanto previsto dal nuovo assegno unico per i figli. Va detto, però, che attualmente viene preso come parametro di riferimento il reddito familiare, mentre il passaggio all’ISEE potrebbe sparigliare le carte: l’ISEE, infatti, tiene conto anche dell’abitazione, del patrimonio mobiliare di ogni componente del nucleo. Il tutto, poi, andrà inserito nel quadro di una riforma dell’Irpef che potrebbe diventare operativa dal 2022. Per quanto riguarda i figli di età compresa tra i 18 ed i 21 anni, si pensa che l’assegno possa essere erogato direttamente a loro, a patto che siano iscritti all’università o a un corso professionale (sono ricompresi anche tirocini, servizio civile universale o un lavoro con reddito basso per il quale però ancora non è stato definito un tetto massimo). Anche i figli maggiorenni disoccupati o in cerca di lavoro rientrano nell’assegno unico e universale. Da concludersi tuttavia ancora l’iter parlamentare per l’approvazione del disegno di legge-delega per l’assegno unico per i figli che ha ottenuto il sì della Camera lo scorso luglio e che da una settimana è in esame al Senato. Nell’ipotesi migliore, insomma, il disegno del provvedimento si concluderà verso marzo e aprile, per poi partire con le erogazioni a luglio, mese in cui – tra l’altro – scade la tranche annuale degli assegni al nucleo familiare, la cui domanda di rinnovo viene fatta da sempre a inizio estate.
Avv. Cristina Anelli
Per ulteriori informazioni: avvcristina.anelli@libero.it

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