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SANTA LUCIA: PORTATRICE DI LUCE

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Quest’oggi, 13 dicembre 2020 è la data in in cui si festeggia Santa Lucia. Essa è una santa il cui nome richiama immediatamente l’associazione con la luce. Bisogna precisare che nel corso del Medioevo il suo nome è stato etimologicamente mal interpretato. I filologi possono dimostrare come Lucia non significhi luce. Per noi però vale la tradizione. Con il trascorrere dei secoli la prassi ha trasformato “uno sbaglio” in una realtà psicologica; Lucia è una delle principali figure portatrici di luce. In genere esse sono identificate come divinità, santi e sante. I loro attributi rispecchiano le migliori qualità della tipologia solare, ritenute particolarmente importanti dalla popolazione. Descriveremo alcune di queste caratteristiche qui seguito.

L’atto fondativo della tradizione occidentale è la separazione della luce dalle tenebre. La Bibbia inizia con le parole: “Fiat Lux”. Il gesto di dividere la luce dalle tenebre è la prima azione compiuta dal Creatore. Successivamente egli collocherà nel firmamento sia il sole che la luna, astri che rappresentano rispettivamente la luce e il buio. Separare la luce dalle tenebre configura anche un atto morale, la luce indica il bene e le tenebre il male. I due poli sono gli estremi di uno stesso continum. La più nota figura portatrice di luce, come indica chiaramente il nome è Lucifero (letteralmente portatore di luce). All’inizio la tradizione lo descrive come l’angelo preferito, il più bello e stimato da Dio, successivamente decadrà acquisendo altri nomi: Satana (da satan = avversario, oppositore), Diavolo (da Diabolus = calunniatore).

Altre figure portatrici di luce nella tradizione greca antica sono il Titano Prometeo, Apollo ed Ercole. Le tre divinità non appartengono solamente alla sfera solare, ma sono anche “donatrici di civiltà”. Vedremo brevemente alcune loro caratteristiche: Prometeo è  il Titano “buono”, nella lotta per la conquista dell’Olimpo si schiera con Zeus, al quale fornirà aiuti e suggerimenti fondamentali per la vittoria. Successivamente ruberà il fuoco, diventando portatore di luce, per donarlo agli uomini; creatura che egli ha precedentemente generato attraverso l’impasto di fango e argilla. Inutile ribadire come l’acquisizione del fuoco da parte dell’essere umano abbia caratterizzato un notevole miglioramento delle condizioni di vita.

Apollo è il dio del sole, ma anche la divinità patrona delle arti e della profezia. Figlio di Zeus è arciere sterminatore di mostri. Ercole condivide alcune qualità con il “fratellastro”. Anch’egli è figlio di Zeus ed arciere sterminatore di mostri. Maneggiare l’arco con destrezza indica il possesso della tecnologia. Ercole, gran viaggiatore, fisserà i confini del mondo, erigendo a Gibilterra le sue famose colonne. Le sue leggendarie dodici fatiche sono una metafora delle difficoltà che possono toccare in sorte a tutti gli esseri umani.

Notevole figura portatrice di luce nella tradizione è Gesù: “ io sono la luce del mondo”. Data la vasta tematica e il poco spazio a disposizione ci limitiamo solamente a questa breve citazione. 

Torniamo ora a Lucia, dopo aver descritto alcune doti dei portatori di luce, enucleremo quelle specifiche della santa trapanese. Nella Genesi è scritto che una donna vergine schiaccerà la testa al serpente (rappresentazione del demonio). Lucia è una santa vergine, rifiuta il suo pretendente per essere sposa di Cristo (come le suore), assimilandosi così alla Vergine, anch’essa acquisisce la capacità di sconfiggere il demonio. Queste qualità sono rappresentate e “concretizzate” proprio nella data del 13 dicembre. Come recita il noto proverbio: Santa Lucia è (ritenuto) il giorno più breve che ci sia.

Lucia possiede poteri taumaturgici (guarisce cecità e malattie degli occhi); nell’iconografia è rappresentata con un palma in mano, ciò ad indicare la capacità di accedere ai misteri divini, di collegare il mondo dei vivi con quello dei morti. Ultima tradizione attribuita a Lucia è quella di portare doni ai bambini.

Le varie feste dedicate a Santa Lucia permettono ai devoti di poter condividere ed esprimere le loro speranze per il futuro in un evento collettivo. In molte località (Trapani, Bergamo, Savona) oggi è tradizione recarsi nella chiesa della santa per accendere una candela votiva a lei dedicata.

Queste candele condensano molte speranze e qualità, che come abbiamo visto sono sorte fin dalla notte dei tempi. A mio avviso uno dei migliori esempi di questa credenza relativa a Santa Lucia sono i festeggiamenti che si celebrano in Svezia. Come noto, le fanciulle vestono un abito bianco con una striscia color rosso (il bianco rappresenta la purezza e il rosso il sangue del martirio), alcune di loro portano in testa una corona di candele, tutte hanno una candela tra le loro mani e cantano inni dedicati alla santa.

Il Titano Prometeo ha trasportato il fuoco in una ferula, la candela è l’evoluzione di questo “strumento magico”, è un oggetto che possiede una specifica simbologia. Essa è formata da un corpo in cera che indica la terra, mentre lo stoppino e la fiamma indicano lo spirito. Accenderla indica un collegamento tra la terra e il cielo, in quanto essa genera una piccola fiamma, una scintilla. Le tradizioni popolari ritengono che le candele benedette preservino dal maltempo, dalla grandine, dalle malattie e dalla miseria.

Esprimiamo il nostro rammarico in quanto le celebrazioni dedicate a Santa Lucia sono state ridotte o annullate a causa delle misure di prevenzione per il coronavirus

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