Attualità

Alla scoperta dei rimedi “antichi”, il Cardo Mariano

Tra i rimedi naturali più utilizzati ed efficaci per la prevenzione delle patologie epatiche troviamo una pianta dalla tradizione antica e “leggendaria”, il Cardo Mariano.
Conosciuto col nome botanico di Silybum Marianum, rappresenta un elemento tipico della vegetazione mediterranea ed è particolarmente diffuso soprattutto nelle regioni del Centro e Sud Italia; si tratta di una pianta robusta e spinosa con capolini floreali di colore violaceo. Il fatto che in prossimità delle foglie vi siano delle macchie bianche giustifica una curiosa leggenda che è valsa alla pianta la nomenclatura ulteriore di Cardo “lattato” o “di Santa Maria”: si narrava infatti che le gocce di latte sfuggite dal seno della Madonna durante la fuga per preservare Gesù dalle persecuzioni del re Erode, fossero cadute sulla pianta, la quale ne avrebbe mantenuto il ricordo attraverso le chiazze chiare sul fogliame.
La conoscenza del Cardo è molto antica ma è legata originariamente ad un utilizzo prevalentemente alimentare: grazie al suo sapore analogo a quello del carciofo, nelle campagne veniva utilizzato come cibo, sia crudo in insalata che cotto in associazione ad altri ortaggi. Per lungo tempo nella farmacopea erboristica ad esso veniva infatti preferito il cosiddetto “Cardo Santo”, una pianta della stessa famiglia di vegetali ma con indicazioni specifiche per forme febbrili e infettive o come tonico generale dell’organismo.
Il Cardo Mariano grazie ai suoi principi attivi è invece indicato in primis per contrastare problematiche epatiche in quanto rende la secrezione biliare più fluida ed abbondante. Ottimo coadiuvante nelle problematiche emorroidarie, va utilizzato con moderazione in caso di ipertensione in quanto contiene principi attivi che tendono ad aumentare la pressione sanguigna.
In commercio il Cardo Mariano si trova principalmente in compresse o capsule, sotto forma di estratto secco, e in gocce, in formato di tintura madre o estratto fluido; il suo utilizzo deve essere rigorosamente indicato da un professionista della medicina naturale in quanto, come abbiamo visto anche per tutti gli altri rimedi di cui abbiamo parlato, presenta delle controindicazioni.
Detto ciò, io come sempre vi saluto caramente e vi dò l’appuntamento alla prossima uscita “al naturale”.
Cristinacavallero.nat@gmail.com

Lascia un commento