Cultura e Musica

“Impara ad amarti, poi ami”: racconto inedito dell’ Ecodipavia

Introduzione

 

Elisa poteva essere in alternativa il mio nome o quello di un’eventuale sorella, per questo motivo, ho pensato di “battezzare” la protagonista di eventi accaduti, nella realtà o nell’immaginazione, con riflessioni fruibili a tutti i miei lettori. Ormai, sono trascorsi quasi quindici anni da quando presi consapevolezza di amare esprimere idee e condividerle in pubblico, aprendo il mio primo blog, su Splinder.

Avevo nove anni, quando mi fu regalato il mio primo diario, cosiddetto “segreto”, solo che, all’epoca, se mi avesse divertito il fatto di nascondere qualcosa a qualcuno, in realtà, non avrei saputo cosa nascondere.

Quando iniziai a crescere, iniziai anche a percepire, nella mia anima, un vortice di sensazioni, anche inspiegabili, compresi a cosa servisse avere un “diario segreto”.

Quando dentro senti una marea di stati d’animo e provi anche a parlarne con chi ti più è caro, nell’adolescente, rimane qualcosa di insoluto ed egli si isola in un angolo e sfoga quel macigno su carta. Elisa è una persona dalle mille sfumature: ama ridere e scherzare, ma non accetta la leggerezza su temi importanti. Un’opinione è un biglietto da visita e, in questa metafora, si rispecchia gemella alla sottoscritta, in un mondo che ruota senza logiche né ipotesi: no grazie, preferisco esplorarne un altro. In realtà, non vi è alternativa: Dio ci ha regalato l’esistenza e noi, con quel magico potere che, consapevoli o no, deteniamo, ovvero la fantasia, possiamo decidere di affittare un’oasi, in cui essere felici, senza quelle ondate di negatività che, spesso, ci pervadono.

 

 

 

 

 

 

 

 

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