Araldicando

Nobiltà

La Nobiltà

La nobiltà indica una classe sociale distinta da particolari privilegi e attributi. Ha costituito in passato un elemento fondamentale nella storia dell’Europa, dal medioevo fino all’epoca moderna.

Storia

Il graduale processo della parificazione delle due classi patrizia e plebea nell’antica Roma determina il formarsi di due nuove categorie di cittadini privilegiati:

  • la nobilitas;
  • la classe dei cavalieri: equites, borghesi arricchiti.

Della nobiltas fanno parte i discendenti delle antiche famiglie, perlopiù patrizie, detentori per secoli delle più importanti magistrature e sacerdozi maggiori.

Con il tramonto dell’impero romano e il parallelo emergere di centri di potere autonomi facenti capo a individui e famiglie in grado di svolgere funzioni politico-militari e di esercitare un dominio di fatto, i nobili — per difendere tale posizione — si stabiliscono in castelli che diventano col tempo il centro economico-amministrativo dei territori circostanti. Con l’età carolingia (IX secolo), la nobiltà viene a dipendere — almeno formalmente — dal sovrano. La nobiltà feudale, insidiata nella sua supremazia basata sulla proprietà fondiaria, dalle profonde trasformazioni economiche dei secoli XII-XIII e dall’emergere di nuove realtà politico-amministrative — le città —, nei secoli XIV e XV inizia a scontrarsi con il sorgere e l’affermarsi dei principati territoriali e delle monarchie assolute. La composta classe nobiliare-borghese esce vittoriosa dai rivolgimenti dell’età moderna, mantenendo i suoi privilegi:

  • diritto al porto della spada;
  • esenzioni fiscali;
  • ricorso a giurisdizioni speciali.

Si assicura anche l’accesso esclusivo alle alte cariche civili e militari, monopolizzando strutture politiche, statali e cittadine.

Con la rivoluzione francese del 1789, la nobiltà viene giuridicamente liquidata per decreto: l'”Assemblea nazionale abolisce interamente il regime feudale”.

Sopravvivrà solo come classe sottoposta — al pari delle altre — all’autorità giudiziaria.

In Italia la Costituzione repubblicana ha tolto dal 1948 ogni riconoscimento giuridico ai titoli nobiliari, in forza dell’articolo XIV delle Disposizioni transitorie e Finali.

Titoli Nobiliari

Di seguito, e in ordine gerarchico  i titoli nobiliari principali, al di sotto del re:

  1. principe;
  2. duca;
  3. marchese;
  4. conte;
  5. visconte;
  6. barone;
  7. signore;
  8. cavaliere ereditario;
  9. patrizio;
  10. nobiluomo.

Marco Pilla

MARCO PILLA
Marco Pilla nasce a Pavia il 24/09/1981 da famiglia d’alta borghesia, tra i quali il nonno materno Cremonesi Vincenzo, vecchio forgiatore, dal quale apprenderà l’antica arte della manipolazione dei metalli. Sin da adolescente si distingue dai suoi coetanei per la sua capacità manuale, creando i suoi primi oggetti in ferro ,tutto ciò sempre sotto la stretta osservanza del nonno. “Da quando ero ragazzino ad oggi non e cambiato nulla sen non l’aspetto fisico, ho sempre la stessa voglia di fare e di scoprire cose nuove per questo spesso sono in volo per il mondo. Questi miei continui viaggi ,mi danno la possibilità di apprendere in continuazione informazioni che permettono alla mia persona di aumentare sempre di più il bagaglio tecnico/culturale, anche perché io credo, anzi ne sono convinto, che all’interno di ogni essere umano ci sia una sorta di libreria, e che ognuno di noi abbia il dovere di riempirla nell’arco dei suoi giorni il più possibile, per se e per le persone che lo circondano.” Iscritto nel registro dei periti araldici presso la commercio di Pavia, iscrizione n. 253 dell’11.1.2021 C.T.U. presso il tribunale di Pavia in genealogia e scienze documentarie https://www.tribunale.pavia.giustizia.it/it/Content/Ctu?professione=-1&specializzazione=110332&idCP=85691 Inserito nella sezione artisti della celebre “Tota Pulchra”, associazione di promozione sociale, nata l’8 maggio del 2016 da un’idea di Monsignor Jean-Marie Gervais, Presidente della stessa Associazione e Prefetto Coadiutore del Capitolo Vaticano. https://totapulchra.org/index.php/chisiamo/artisti/781-marco-pilla

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