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Personaggi pavesi: Luigi Cremona

Nel lontano 20 novembre 1860, Luigi Cremona professore di matematica nato a Pavia, al quale oggi è dedicato sia un istituto professionale sia una via della medesima città, concluse il suo discorso di Prolusione al corso di geometria superiore, con questo auspicio:” O giovani felici, cui fortuna concesse di assistere ne’ più begli anni della vita alla risurrezione della patria vostra, svegliatevi e sorgete a contemplare il novello sole che fiammeggia sull’orizzonte! Se la doppia tirannide dello sgherro austriaco e del livido gesuita vi teneva oziosi e imbelli, la libertà invece vi vuole operosi e vigili.”
A un passo dall’ istituzione dello Stato italiano, iI docente andò oltre all’insegnamento della sua disciplina scientifica e, insieme a intellettuali del suo rango, costituì quella che sarà l’Italia, con lo scopo di renderla tra i Paesi più produttivi di cultura livello europeo.
Dal carattere determinato, nonostante la situazione agile alle spalle, poiché orfano ancora minorenne, egli seguì le truppe napoletane, che passando da Pavia, raggiunsero Venezia, invasa dall’esercito austriaco. Quando rientrò nella sua città natale, pur non potendo mantenersi gli studi, in modo autonomo, si iscrisse alla Facoltà di Matematica e, nel 1854, iniziò, con passione, sia a insegnare sia a creare una rete di relazioni tra gli colleghi dell’ epoca, credevano nel suo stesso ideale: la matematica come “ginnastica del pensiero”. Infatti, a partire dal suo metodo, egli intendeva comunicare ai suoi alunni, non solo quanto fossero essenziali le quattro operazioni,ma anche come i calcoli più elaborati, spesso inutilizzati sul luogo di lavoro, possano allenare la mente al ragionamento e alle intuizioni.
Tra premi, nomine e incarichi, la sua esistenza, lo si può definire un vanto per la nostra Università e per l’ Italia intera, poiché, con la sua umiltà, il professor Cremona è riuscito a sfatare miti in uno Stato ancora molto conservatore, aiutando le persone a comprendere quanto la materie scientifiche siano fondamentali come quelle umanistiche. Oggi, più che mai, avremmo bisogno di esperti che trovassero una soluzione a questo flagello in corso.

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