Parafrasando un famoso slogan, nella giornata del 28 dicembre, nella zona Nord Italia, in particolare tra Pavia e provincia, è nevicato e, in meno di un giorno, le ampie distese di campagna si sono ritrovate con un manto bianco “instagrammabile”, come lo definiscono le nuove generazioni. I nostro occhi e la nostra anima necessitano emozioni. Non solo i bambini si sono cimentati con pupazzi di neve e scivolate col bob, ma anche adulti e anche senza figli. Presentatemi una persona che, in questo anno così schivo di sentimenti, non ha voglia di spensieratezza. Non possiamo definire la pianura che ci circonda come la famosa località montana di Livigno, dove spesso, in piena estate, può nevicare, ma non possiamo negare che ci siamo sopresi.
La neve è bella, se…non rischierebbe di diventare ghiaccio. I paesi sulle colline non sono aiutati dalla pendenza, ma sono più organizzati, perchè consapevoli di essere “i primi” a ricerevere i fiocchi quando scendono e non rappresentano poli industriali, coinvolti dal traffico quotidiano, che, invece, ha bloccato le città e causato qualche incidente.
Nella tabella sopra, sia per chi li ha vissuti sia per chi è interessato alla storia del nostro territorio, è presente una classifica delle nevicate più importanti. Non compare quella del 1956, che, invece, trasformò la Capitale in un enorme area quasi fantascientifica. Mia Martini, l’intramontabile cantante, lo ricorda nelle note di una delle sue più celebri canzoni.
Con prudenza negli spostamenti, che questa visione sia di buon auspicio.