L’ associazione italiana, che si occupa di tutelare il genere femminile, torna a manifestare i diritti delle donne, con eventi in presenza, che han sempre ottenuto un impatto notevole e un’ottima partecipazione.
Come, purtroppo, sappiamo, le violenze domestiche sono aumentate, durante questi mesi di confinamento obbligato e la donna ne è stata più soggetta rispetto all’uomo.
La medica-poetessa, Barbarah Guglielmana, segue le attività del gruppo ed è presente, con una sua esposizione personale, l’11 giugno, al Caffè Teatro di Pavia, per presentare un insieme di sue opere, caratterizzate da uno stile definito “Aforismana”, con il quale esprime la necessità di affetto di tutte coloro che si sono sentite abbandonate ed hanno vissuto quindi una tragedia nella tragedia.
L’ evento è stato intitolato: Ripartiamo dalla sorellanza, un imperativo che piace e che, ora, sarà più significativo, potendo esprimersi senza schermi davanti e, con buon auspicio, anche abbracciandosi, poiché, come “animali sociali”, è di contatto fisico che abbiamo bisogno.
Precauzioni e normative che non vanno dimenticate, riprendiamo il cammino, con nuovi obiettivi e con una continua e mirata formazione, soprattutto nei confronti di quegli uomini che non hanno ancora compreso il concetto di “essere donna”
Il femminismo è definito con un’accezione negativa, ma dai più bigotti, poiché “essere femminista”, oggi, significa, “solamente”, pretendere la parità di genere.