Attualità

L’essenza di Voghera: una città, non un caso giudiziario

Voghera – piazza Duomo

 

Sappiamo, credo, tutti quale sia la causa per cui Voghera, da una settimana circa, è conosciuta e nominata dai mass-media, in Italia e, auspico, non oltre. Avendo diversi nessi che mi rendono la città più vicina, non accetto che venga illustrata nel peggiore dei modi. Ora, molte associazioni si stanno muovendo per ricordare la città e non il caso giudiziario.

Iniziamo con una visita “immaginaria”, in Piazza Duomo, quella principale della città.

La Chiesa è stato costruito sulle rovine della vecchia chiesa, dal maggio 1605, su progetto dell’architetto bolognese Antonio Maria Corbetta, e completato, con l’edificazione della facciata, dall’ingegnere milanese Carlo Macciachini, nel 1875.

Al suo interno si può ammirare il pregevole organo realizzato dalla famiglia di organari “Serassi” del 1833. Presso il portale destro si trovano un epigrafe e tre rilievi uno dei quali raffigurante San Bovo, patrono della città, le cui spoglie sono custodite sotto l’altare maggiore dal 1953. Il santo, di origine provenzale, morì a Voghera nel 986 mentre faceva ritorno da un pellegrinaggio a Roma.

L’interno dell’edificio è diviso in tre grandi navate che portano alla maestosa cupola centrale. Degno di nota è il secondo altare destro, risalente al XVII sec. nel quale si può ammirare l’affresco della Madonna del Soccorso risalente al 1496 attribuita a tale Andrino di Edesia.

Un’altra chiesa, simbolo della città, è quella di San Rocco. Il progetto di costruzione è iniziato nel 1525  e finito nel 1527, con le offerte fatte dal popolo durante la peste del 1524. Esso fu completato nel 1578, dalla Confraternita del SS. Nome di Gesù. Il quartiere in cui trova venne costruito nel 1749 e offriva l’alloggio a quattrocento cavalli e quattro compagnie di fanti. Venne ampliato nel 1821 e trasformato nel 1871 su progetto dell’ingegnere vogherese Paolo Cornaro. Attualmente ospita i “Giudici di Pace”, alcuni uffici comunali e le sedi di varie Associazioni d’Arma.

Tornando nella Piazza principale, non distante, altro edificio simbolico è Palazzo Gounela, sede del Municipio, di stile neoclassico.

La decorazione della sala consiliare è opera del pittore Angelo Moia e l’affresco del soffitto, con la cerimonia della nomina di Voghera a città, è del pittore torinese. Paolo Emilio Morgari. Il Palazzo è conosciuto con l’aggiunta di “Gounela”, dal nome, in dialetto vogherese, del civico furiere Giuseppe Gonnella, personaggio di spicco della vita cittadina dell’ Ottocento.

E un cenno al Museo Storico Beccari. Si possono scoprire: documenti, armi, medaglie, uniformi militari, dal periodo napoleonico ad oggi. L’oggetto più celebre è la pistola Beretta 34 calibro 9, che fu impiegata per uccidere Benito Mussolini e Claretta Petacci.

Un’altra tragica testimonianza, che, però, onora coloro chen servito con rispetto il Paese, è l‘automobile A112, in cui vennero uccisi il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie, Emanuela Setti Carraro.
La biblioteca di storia militare offre, al lettore o al ricercatore, un patrimonio di volumi, diari, numeri unici di reparti militari. Molte cartoline conservano l’affrancatura, per cui si deve tener conto anche del valore filatelico della raccolta.

Locali di svago non mancano e, per la soddisfazione di tutti, grandi e piccoli, uno dei più frequentati è il Cowboys Guest Ranch, l’unico parco a tema western in Italia. Siete pronti per scoprire l’America dei film più adrenalinici.

Il parco si sviluppa su un’area di 30.000 mq., ma è stato realizzato in modo semplice, per offrire una passeggiata e relax, con zone all’ombra, e la scoperta di animali e attrazioni.

In questa prima contronarrazione, perchè è di quetso che si tratta, consigli odi visitare il sito di https://fondazioneadolescere.it/, poichè Voghera è anche molto sociale e nel Sociale.

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