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Un personaggio poliedrico locale: Gerry Scotti

Un appassionato di vino, Gerry possiede un’azienda vinicola nell’Oltrepò Pavese, a cui dedica molta attenzione. Il conduttore televisivo ha rivelato che inviterà i colleghi di Caduta Libera nella sua proprietà, per festeggiare la decima edizione del programma: “Farò io un regalo a loro: noleggerò un pullman e li porterò nell’Oltrepò Pavese, nella mia piccola azienda che produce vino per una bella bicchierata tutti insieme.

Nato in campagna e cresciuto nella vigna del nonno, Gerry Scotti ha deciso di dedicarsi, già da qualche anno, anche a una vecchia passione di famiglia: il vino. Con l’intento di omaggiare la storia della sua famiglia e quella della sua terra – l’Oltrepò Pavese – ha avviato una collaborazione con i produttori della famiglia Giorgi, attiva nel panorama vitivinicolo della Lombardia sin dal 1875.

Inizialmente, si è dedicato a tre tipologie di vino, un Pinot Nero vinificato in rosa, un Riesling e un Barbera. Con il tempo, alla produzione si sono aggiunti anche uno spumante e un Buttafuoco DOC, rendendo Scotti un produttore di rilievo nel panorama vinicolo italiano.

Si chiama Nato in una vigna ed è il vino tutto Pavese di Gerry Scotti - Il Sole 24 ORE

Mike Bongiorno stesso, re dei presentatori televisivi, lo considerava il suo erede e secondo un sondaggio svolto dalla rivista Oggi, il 58% dei telespettatori intervistati era d’accordo: simpatico, ma mai sguaiato, signorile ed elegante senza essere formale, Gerry assomigliava in molto al suo illustre predecessore.

Una differenza tra i due, è che Scotti ha mosso i primi passi prima in radio, a fine anni Settanta, su Radio Milano Hinterland, spostandosi, nel 1982, a Radio Deejay, fortemente voluto da Claudio Cecchetto. La sua passione per i programmi musicali gli farò presentare Festivalbar 1988 e  condurrà le diverse edizioni seguenti.

«Io penso che quando entro in tv la gente mi batte le mani perché mi riconosce come Gerry Scotti. Il mio modo di fare è così, semplice e diretto e la gente trova in me in realtà quello che vorrebbero trovare in Gerry, il mio modo di essere è un po’ un marchio di fabbrica».

 

 

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