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Faenza: una città, molte correnti e tecniche artistiche

Faenza è una città antica, in provincia di Ravenna, tra mare e collina.

Un centro politico e culturale, che la locale signoria dei Manfredi s’impegnò a espandere come relazioni, umane e commerciali, con la Firenze dei Medici. Edifici, monumenti e quadri ne sono una testimonianza.

Gli spazi urbani stessi sono dei capolavori con l’imponente Piazza del Popolo, delimitata da due ali porticate su cui si affacciano il Palazzo del Podestà e il Palazzo Municipale, già dimora dei Manfredi, Piazza della Libertà con il Duomo di fine quattrocento che custodisce numerose opere d’arte del periodo rinascimentale e la Fontana monumentale, i cui bronzi risalgono al XVII secolo.

Palazzo Minzetti può stupire ogni visitatore: è complesso immaginare l’eleganza e l’ordine che è all’interno, osservandolo dall’esterno.

L’edifico è stato progettato dall’architetto Giuseppe Pistocchi (1744-1814), nell’ultimo decennio del Settecento. Il conte Nicola Milzetti, che già aveva affidato al Pistocchi la trasformazione del vecchio edificio della Posta, a coinvolgere lo stesso architetto, nella ristrutturazione del nucleo delle antiche case Milzetti, danneggiate dal terremoto del 1781.

Con la morte del conte Nicola Milzetti e il riscatto da parte del figlio Francesco dell’intera proprietà del palazzo, ha inizio il secondo tempo dei lavori, condotti con la consulenza dell’architetto Giovanni Antolini: egli, da Milano, progettò il completamento dello scalone e del salone ottagonale al piano nobile, aprendo la grande serliana sul giardino (1800-1801). In successione, si colloca l’intervento di Felice Giani (1757-1823) e dei suoi collaboratori, documentato dai pagamenti registrati nel Taccuino manoscritto autografo dello stesso Giani: “Principiato il lavoro in casa Milzetti allì 19 ottobre 1802”:

I dipinti sono stati condotti, anziché ad affresco, a tempera su muro; una tecnica meno costosa, che consentiva grande velocità nell’esecuzione e colori brillanti, trasparenti e tersi. Studi e disegni di Giani per i dipinti e gli stucchi di Palazzo Milzetti si conservano in numerose collezioni italiane e straniere. Il nucleo più consistente e omogeneo appartiene alla raccolta del Cooper-Hewitt Museum di New York. Al di là della facciata di Giuseppe Pistocchi, non scompartita da avancorpi o lesene  ma  ornata  dal bugnato a punta di diamante che corre attorno alle finestre, questo itinerario, che dovrà essere molto sommario, muove dal semplicissimo androne e raggiunge il piano terreno.

Partiamo dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (MIC) uno dei più importanti musei d’arte ceramica al mondo, fondato nel 1908 e “Monumento testimone di una cultura di pace” UNESCO, e dal Museo Carlo Zauli, dedicato alle opere e alla storia del noto ceramista e scultore faentino.

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