Politica

Caro Parlamento…

come edificio, non hai colpe: semmai una sfortuna, quella di ospitare persone “bizzarre”. Mi devo limitare, anche se l’espressione è libera, come è definito nella Costituzione. Un gesto che non ho compreso e, credo nemmeno tutto il mondo, è quel raggelante vocio euforico, dopo la bocciatura del Ddl Zan.

Membri del Parlamento, perché avete applaudito? Era uno spettacolo? Vi è piaciuto? Sapete che potreste essere la causa di numerosi atti violenti, solo per una decisione sbagliata. A quanto pare, non ve ne è importato: non avrete in famiglia qualcuno bullizzato o discriminato, perché ha i connotati femminili, ma sembra un “maschiaccio”, oppure un bel ragazzo, raffinato e dai modi principeschi, che, però, non li rivolge alle sue coetanee. E pensate che si sentono diversi, perchè li fanno sentire diversi: la natura chiede la coppia come maschio e femmina, ma gli insulti, gli sguardi indignati e le battute, no, quelli uccidono anime già “diverse”, che devono accettarsi e farsi accettare da una società, che produce l’impensabile e poi, solo dal 1990, ha sdoganato l’omosessualità come malattia psichica.

Volete creare campagne social contro il cyberbullismo, verso quegli adolescenti che esprimono se stessi, magari in una coreografia, su Tik Tok, e poi bocciate un decreto che, già di suo, è assurdo: è una Legge che deve obbligarvi a essere gentili con chiunque lo è con voi e, se possibile, gestire anche con coloro che non conoscono quanto sia benefico offrire un aiuto al Prossimo.

Non sono una psicologa, ma non è necessario esserlo per accusarvi di quanto abbiate rovinato l’immagine pubblica, con quel fare allegro e soddisfatto.

Avere annullato un decreto, emanato a causa della cattiveria che si manifesta in tutto il mondo, è stata già una decisione che ci dovrete spiegare; alzarvi e esaltarvi è la spiegazione a quanto appena chiesto: un Paese che ha come obiettivo il progresso, ma la mentalità nella Presistoria. Milano, questa sera, ha fornito un ottimo feedback: lasciate quel posto di lavoro a quelli che voglia di migliorare il nostro Paese, già dilaniato per numerose cause, l’hanno.

 

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