Attualità

Un’icona dal 1953: God save the Queen

Non ci sembra vero, ma la Regina più celebre e più longeva, anche come governo, è mancata nella serata di ieri.

Rivoluzionaria, sin dai pantaloni indossati, non solo per cavalcare. La ricordiamo in automobile e tifosa, nelle gare di polo. Nonna e bisnonna dal grande cuore, enigmatica nella sorte di Lady Diana, la cui tragica fine avvenne venticinque anni fa, una settimana circa, prima di Queen Elizabeth. Amori e dissapori, come in ogni monarchia e in ogni famiglia, poiché, reali o no, dentro le mura di un castello o di un palazzo, anche lorosono come noi, anzi, molto più impegnati a “controllare la loro reputazione”.

Alcune citazioni di autorità nazionali ed europee:

“Il Parlamento europeo si unisce al mondo in lutto per la scomparsa di Sua Maestà la Regina Elisabetta II”. Lo scrive in un tweet  Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo. “Sarà ricordata come una delle grandi leader della storia. Le nostre bandiere sventoleranno a mezz’asta in onore della sua vita e della sua eredità”, ha annunciato Metsola.

Sua Maestà la Regina Elisabetta II ha indubbiamente assistito, scritto e plasmato i capitoli più importanti della storia del nostro mondo negli ultimi sette decenni“. Così in un telegramma a re Carlo III il re di Spagna Felipe VI, lodando “Il suo senso del dovere, il suo impegno e tutta la sua vita dedicata a servire il suo popolo“. “La regina Letizia ed io mandiamo a Sua Maestà e all’intera famiglia reale il nostro affetto e le nostre preghiere“, ha proseguito il monarca spagnolo. “Ci mancherà moltissimo“, ha scritto ancora il re. “Con tutta la mia amicizia e affetto, Felipe“.

È stata testimone della guerra e della riconciliazione in Europa e oltre, e delle profonde trasformazioni del nostro pianeta e delle nostre società. È stata un faro di continuità durante questi cambiamenti, non smettendo mai di mostrare una calma e una dedizione che hanno dato forza a molti. Possa riposare in pace” riflette anche il suo rilievo nelle vicende, che si sono susseguite in secoli di rivoluzioni socio-economiche e politiche, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Sua Maestà il Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord un messaggio di cordoglio: “In occasione della scomparsa della Regina Elisabetta II giungano a Vostra Maestà, alla famiglia reale e a tutti i cittadini del Regno Unito le più sentite condoglianze della Repubblica Italiana e mie personali. Una figura di eccezionale rilievo entra nella storia”, scrive Mattarella. “Se ne ricorderà – prosegue – l’autorevole saggezza e l’altissimo senso di responsabilità, espresso soprattutto nella generosità di spirito con la quale la Sovrana ha consacrato la sua lunga vita al servizio dei cittadini britannici e della più ampia famiglia del Commonwealth”. “Nel corso di sette decenni – sottolinea il capo dello Stato – ha rappresentato per milioni di donne e uomini un esempio di dedizione, mantenendo uno sguardo sempre rivolto al futuro e alle esigenze dei tempi che ha attraversato. Il popolo italiano e i suoi rappresentanti istituzionali che hanno avuto l’onore di incontrare la Regina Elisabetta II ne hanno potuto ammirare la straordinaria levatura e l’ineguagliabile personalità”. “Con sentimenti di intensa partecipazione al lutto della famiglia reale e del Regno Unito, rinnovo le espressioni del profondo cordoglio dell’Italia ed esprimo fervidi voti augurali per l’inizio del regno di Vostra Maestà”, conclude Mattarella.

“Profondamente addolorato nell’apprendere della morte di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, offre sincere condoglianze a Vostra Maestà, ai Membri della Famiglia Reale, al Popolo del Regno Unito e del Commonwealth. Mi unisco volentieri a tutti coloro che piangono la sua perdita nel pregare per il riposo eterno della defunta regina, e nel rendere omaggio alla sua vita di servizio senza riserve per il bene della nazione e del Commonwealth, al suo esempio di devozione al dovere, alla sua ferma testimonianza di fede in Gesù Cristo e alla sua ferma speranza nella sue promesse”. Così il Papa nel telegramma di cordoglio per Elisabetta II.

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