Economia

CNA Lombardia incontra il Ministro Adolfo Urso

Bozzini, presidente CNA Lombardia: “Più assertivi sui dossier europei a tutela del made in Italy, delle imprese e dei cittadini”

Una delegazione di CNA Lombardia ha incontrato insieme ai vertici nazionali di CNA il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Sul tavolo di Piazza Armellini a Roma, sede nazionale della CNA, tutti i principali dossier di breve, medio e lungo periodo di maggiore interesse per Pmi e artigiani.

Continua naturalmente il pressing sul disincaglio dei crediti fiscali maturati sul Superbonus, come afferma il presidente di CNA Lombardia Giovanni Bozzini“In particolare ci stiamo concentrando sul messaggio che vorremmo che il Governo desse agli istituti di credito: auspichiamo spirito di sistema e collaborazione perché dalle analisi che abbiamo visto pare decisamente che gli spazi fiscali ci siano per smaltire il volume degli incagli.”

Il rilancio vero a questo punto sul Dl Crediti riguarderà il flusso di investimenti pubblici che occorrerà richiamare sullo sviluppo del fotovoltaico, della riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale pubblico, i necessari chiarimenti sulle Comunità energetiche, che richiederanno una rete elettrica adeguata. E naturalmente un altro terreno di rilancio per CNA Lombardia resta un Codice degli Appalti più vicino alle PMI e ai Territori.

Prosegue il Presidente Bozzini“Il Ministro Urso ci ha fortemente rassicurato su una maggiore assertività del Paese in sede europea per tutelare i nostri interessi su dossier che rischiano di travolgere decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di cittadini. Su tutto, occorre trovare alleanze per modificare l’impianto della Direttiva europea sui motori endotermici messi al bando dal 2035. Solo in Lombardia il comparto ha 13 mila imprese e 55 mila addetti. Ma anche le previsioni sul riciclo degli imballaggi (direttiva sul packaging) e sulla Direttiva Casa, che investe lo status energetico del patrimonio edilizio italiano. Realismo dei mezzi, gradualità del governo della transizione ecologica e neutralità tecnologica restano le nostre priorità.”

Un altro tema emerso nell’incontro con il Ministro è stato quello della razionalizzazione del sistema degli incentivi a livello Paese. Sono circa 2000, troppi dei quali durano troppo poco e con regole poco coerenti con la concreta misura e capacità di investimento e gestione delle Pmi. “In tema di riordino del sistema degli incentivi abbiamo posto alcune istanze prioritarie: razionalità, fedeltà nel tempo, semplicità delle regole di ingaggio. Avere strumenti semplici, poco burocratici, non in discussione ad ogni Manovra Finanziaria. La pianificazione per le nostre imprese è tutto”, conclude Bozzini.

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