Economia

Il miele di Sara Gravanati: da un gusto a una professione!

In occasione della festa patronale del paese, conosco nuove attività private, come gli hobbisti, e pubbliche, quali Protezione Civile e Pro Loco, con un Sindaco molto gentile e aperto al dialogo.

Giostre, bancarelle, dimostrazioni sportive e prodotti tipici, fra le quali frittelle e risotti con la zucca. Linarolo è anche celebre per essere lungo uno dei famosi e sempre più richiesti, in ambito di turismo religioso e storico, “Via Francigena”.

Incontro Sara, una giovane imprenditrice dell’azienda “Al Bisó – Beemyfarm”, un connubio tra il dialetto, avvicinandosi anche alle generazioni dei paesi, forse più anziane, quanto sagge nel consigliare i segreti del territorio, in cui lei ha avviato, dal 2018, il suo sogno, con l’aiuto del suo compagno, Paolo, apicoltore. Il loro progetto, nato con la curiosità di produrre in modo indipendente e a chilometro zero, il miele, è soddisfacente e a una gara regionale, con sede a Bergamo. ha ricevuto ben tre premi, due, come primi posti, e uno, al secondo, su dieci imprese concorrenti selezionate.

Il loro “albisò”, sciame nel dialetto della Bassa Pavese, ospita 50 arnie e le richieste, quando sarà possibile, di iniziative con bimbi non mancano: il sorriso e l’empatia di Sara coinvolgono e la nostra, da intervista, diventa anche un momento di riflessione sulla valorizzazione dell’empowerment femminile e degli aspetti burocratici che rallentano, soprattutto nel nostro Paese, la carriera di un giovane, quando non ha a disposizione numerose risorse!

Il loro miele “Millefiori” e l’acacia è acquistabile a Magherno e spedizioni a casa.

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