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Giornata Nazionale delle Scienze Politiche e Sociali: incontri e dibattiti sulle nuove sfide globali

Compie 100 anni l’insegnamento delle Scienze Politiche e Sociali in Italia. Originariamente nata nel gennaio 1924 all’Università di Pavia come Scuola di scienze politiche e sociali – prima nel Paese seguita da Padova e dalla Sapienza di Roma – l’indirizzo di studio divenne Facoltà nel 1926.

A un secolo di distanza venerdì 31 maggio 2024 debutta a Pavia la prima Giornata nazionale delle Scienze Politiche e Sociali, ideata e organizzata proprio dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pavia.

L’obiettivo è quello di delineare scenari concreti delle sfide che ci aspettano in quattro macro contesti: sicurezza, disuguaglianze, città intelligenti e salute attraverso l’integrazione tra la centenaria tradizione delle scienze sociali e le “scienze dure”, quali matematica, fisica, biologia, chimica.

Anche gli ospiti in programma sono “multidisciplinari”, a sottolineare la necessità di un approccio trasversale per affrontare il futuro.

Dopo i saluti istituzionali del ProRettore Vicario dell’Università di Pavia Giampaolo Azzoni e della Direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Silvia Figini, e l’introduzione di Arianna Arisi Rota, professore ordinario di Storia contemporanea del Dipartimento, nel corso della mattinata – moderata da Pier Luigi Vercesi del «Corriere della Sera» – sale in cattedra alle 10:00 Igor De Biasio, presidente di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale italiana dell’elettricità in alta e altissima tensione ed è il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa; ha un ruolo istituzionale, di servizio pubblico, indispensabile per assicurare l’energia elettrica al Paese e permettere il funzionamento dell’intero sistema elettrico nazionale. De Biasio affronta il tema “Città per il futuro: con quale leadership?”: punta la lente sulla transizione ecologica e sulla necessità di realizzare un nuovo modello di sviluppo basato sulle fonti rinnovabili, rispettoso dell’ambiente; sostenibilità, innovazione e competenze distintive sono le parole chiave per garantire alle prossime generazioni un futuro alimentato da energia pulita, accessibile e senza emissioni inquinanti.

Alle 10:45 tocca a Cristian Fracassi, uno degli “eroi” della pandemia, l’ingegnere bresciano che ha trasformato le maschere da sub in maschere respiratorie grazie a una valvola stampata in 3D, che interviene sul tema “Multidisciplinarietà al servizio dell’innovazione”; fondatore e CEO di Isinnova, un centro di ricerca e incubatore di idee, lo scorso anno ha ideato protesi a basso costo e pronte all’uso per risolvere il problema di 3mila feriti del conflitto ucraino: né genio né inventore ma – come si definisce lui stesso – estremamente attento al trasferimento tecnologico.

Prende poi la parola alle 11:30 Alessandro Colombo, professore ordinario di Relazioni Internazionali all’Università degli Studi di Milano e direttore del Programma di Relazioni Transatlantiche all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), per il quale cura dal 2000 il Rapporto annuale. Colombo approfondisce “Il collasso dell’ordine internazionale. Tra militarizzazione e crisi delle regole”: la crisi dell’ordine internazionale sembra portare con sé una corrente d’insicurezza sempre più tumultuosa e difficile da arginare e Colombo analizza la posizione dell’Europa in questa “età dell’insicurezza”: la guerra in Ucraina, l’instabilità in Medio Oriente, i flussi migratori, l’inflazione, il costo dell’energia sono solo le ultime sfide che l’Europa si trova ad affrontare. Da dove ha origine questa crisi? Qual è la risposta dei principali attori internazionali, dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Russia al Sud Globale? Quali sono le prospettive per l’Unione europea sul piano economico, demografico e politico-strategico?

La Giornata nazionale delle Scienze Politiche e Sociali prosegue nel pomeriggio a partire dalle 14:30 le “Prospettive di carriera nelle scienze politiche e sociali”: una carrellata di testimonianze di laureati del Dipartimento che, grazie al loro percorso di studio, hanno sviluppato professionalità specifiche in diversi settori su scala nazionale e internazionale, per lasciare poi spazio al dibattito e al confronto con gli attuali studenti.

La Giornata è solo il primo passo di un triennio di attività ed eventi che accompagneranno il Dipartimento fino al 2026, centenario dell’inaugurazione della Facoltà pavese.

Per partecipare alla Giornata nazionale delle Scienze Politiche e Sociali è necessaria l’iscrizione.

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