Nella quotidianità si presentano problemi, più o meno complessi: non è una scoperta recente, anzi, di recente, è solo la quantità in cui si presentano.
La loro presenza accinge l’ essere umano a meditare, creando ulteriore stress e non trovando una soluzione. La tensione muscolare genera malessere che, da fisico, diventa psicofisico.
Ogni giorno, dovremmo regalarci una quantità di tempo per lasciare libera la mente: immaginandola vagare per i suoi luoghi preferiti e, quando rincasa, è più leggera e con nuove energie, che suggeriscono, senza nemmeno tanto impegno, la soluzione ideale.
La sera è il momento in cui il corpo, rilassandosi, sprigiona le ultime energie e, instintivamente, ripensa alle azioni compiute e non, il motivo e come sarebbe andate se… insomma, si logora in quel che, ormai, andrebbe “archiviato”. L’individuo ambizioso si “guarda” spesso dentro e, se da una parte, è un modo per un continuo miglioramento, dall’altra parte, questo meccanismo genera negatività, poiché non si sente mai soddisfatto e l’energia negativa che sprigiona crea una foschia che annebbia la essenza della sua parte migliore.
Un esercizio che aiuta a essere in pace con il proprio Io, consigliato dalla maggior parte dei psicologi, è elencare, sia con parole sia con disegni, le paure, anche interpretate a livello di oggetto, che creano ansia, quasi come se venissero depositate su quel foglo e fossero lì da osservare in modo critico.
La mente, ora, è più leggera: i pensieri sono “ordinati” e si crea spazio per altro materiale. Esso consiste in un’immagine piacevole, che faccia ritrovare un senso di benessere nell’individuo. Egli si impegna a tenerla in mente, fino a quando ne sente il bisogno. L’ immagine impressa nella parte conscia “abiterà” la mente, passando in secondo piano, e riappropiandosene quando una il corpo percepirà una nuova fonte di angoscia.
L’immagine armonizza l’anima e ha un potere unico: agisce sullo stato di disorientamento dell’individuo, senza spremersi in altre soluzioni, che sarebbero comunque errate a riportare la quiete interiore.