Attualità

Eutanasia?una libertà che non va negata al malato capace di “intendere e volere”.

Il problema del eutanasia sta certamente dividendo il mondo cattolico :diviso fra coloro che sono contrari alla cosiddetta “morte assistita” ed altri, che al contrario ne sostengono pienamente la libertà decisionale del malato. È indubbiamente un problema enorme che valutare dall’esterno non è facile,per noi che grazie a Dio stiamo godendo di una buona salute. È estremamente difficile mettersi nei panni fisici e mentali di chi sta soffrendo in modo incredibile senza alcuna possibilità di miglioramento, purtroppo la stessa medicina e la scienza che pure, hanno fatto negli ultimi decenni grossi passi avanti grazie alle ricerche,si devono spesso arrendere  davanti a certe malattie devastanti senza alcuna possibilità di poter far nulla a beneficio di chi sta soffrendo. Quando il malato terminale,ha facoltà di “intendere e volere” a pieno diritto di decidere in merito alla sua sopravvivenza, non potendo più accettare sofferenza atroci e continuamente peggiorative,ovvero se continuare a vivere o preferire farsi aiutare ed assistere nel suo trapasso dalla vita terrena… a quella celeste. Nessuno nemmeno lo stato, ha il diritto di entrare in questa decisione, che deve essere il frutto di decisione del singolo, che con l’uso della ragione valuta il suo stato di salute  visibilmente e totalmente compromesso, prendendo la decisione di lasciare questo mondo. Né la  giustizia ordinaria , né la chiesa, con tutto il rispetto a loro dovuto, hanno diritto di opporsi e di impedire quello che è appunto chiamata “morte assistita” voluta dal malato stesso. Quando la medicina e la scienza non sono più in grado di alleviare una umana sofferenza, occorre avallare questa decisione.  A nessuno di noi, e  purtroppo,  capitato un po’ a tutti ,piace vedere che un proprio caro o congiunto sia costretto a vivere in condizioni disumane, fra sofferenze allucinanti e irreversibili. Non è allora molto meglio, più giusto e più umano credere che la morte possa essere una vera e propria liberazione ?. Molte nazioni Europee hanno già avallato l’eutanasia e credo che sia giusto che anche l’Italia debba legiferare  a favore di essa, senza mezzi termini. Resta da decidere, fissare come l’eutanasia debba e possa essere valutata ed applicata con la massima serenità possibile. È un atroce ed imperdonabile cattiveria e vigliaccheria vedere i malato terminale ridotto in condizioni disumane e non poterli dare l’aiuto ,che lui stesso richiede. Speriamo di non trovarci mai,noi stessi, a decidere per noi o per i nostri congiunti che Dio ci assista e che ci aiuta sempre.!

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