Dalla parte del Tecnico

Sicurezza, questa sconosciuta

Passa il tempo ma, purtroppo, le vite lasciate negli ambienti lavorativi, non accennano a diminuire. Alla base di questa catastrofe c’è la pretesa umana di essere al di sopra degli eventi. Vi pongo una domanda. Anzi, la giro soprattutto a chi è in cerca di occupazione. A quanti di voi, la persona che vi ha intervistato a colloquio, ha chiesto “Quanto è cosa conosce sulle normative della sicurezza sul lavoro”. Non vi affannate a rispondere. Forse all’1% è stato chiesto se erano in regola con i corsi. Normalmente, questa domanda, non viene fatta. Perché? Perché non è prevista! Perché l’intervistatore non fa quasi mai parte dell’ambiente lavorativo! Perché,  una domanda così,  vuol dire che, se sarai assunto, parteciperai ai corsi. Bene. Sei assunto in qualità di apprendista nel reparto meccanico. Ti danno abbigliamento, scarpe, forse casco, guanti anonimi, forse anche gli occhiali anti schizzo, e forse, tappi o cuffietta antirumore per le orecchie.  Ma nessuno ti spiega come indossarli. Logico, ti sai vestire, ma quello che indossi è quello previsto per quel tipo di lavoro? I guanti, ad esempio, sono specifici per movimentare pezzi ingrassati, caldi, taglienti, idrorepellenti? Cambiamo reparto. Sei assunto come apprendista magazziniere. Sai usare il carrello elevatore (non serve essere geni). Ma non hai il patentino!  Ma quando guidi, allacci la cintura? Indossi il casco? Utilizzi i guanti? Procedi andando avanti o in retromarcia? Usi gli specchietti retrovisori? Ci spostiamo. Ora sei in ufficio, devi portare alcune pratiche in officina. Come ti comporti? Ecco. Solo alcuni piccoli esempi. Il carrello elevatore, intanto, non deve mai essere guidato con i guanti, che servono solo per la movimentazione delle merci. Se, dall’ufficio, ti rechi in officina, devi usare alcune precauzioni, come scarpe antinfortunistiche, casco, occhiali, tappi per le orecchie,in caso anche guanti e, soprattutto, percorrere le vie riservate al passaggio pedonale. In mancanza di questo, chiedi ad un addetto, di venire alla porta a ricevere il materiale. Accedere incautamente in officina, potrebbe coinvolgerti in qualche incidente. Mi sono un po’ dilungato, ma ci tenevo a mettervi al corrente che, I corsi di antinfortunistica, solo ascoltati, senza essere messi in pratica, sono utili come mettere un cubetto di ghiaccio in un bicchiere di bibita, stando seduti al polo sud. Il problema nasce soprattutto nelle aziende mediopiccole e piccole, oltre a quelle artigiane. Ho visto allontanare un operatore, dal posto di lavoro, solo perché era salito su due mattoni rossi per terminare di saldare la punta di una ringhiera più alta del normale (e lui era di statura minuta), in una grande azienda, mentre, ho visto due artigiani, sfidare le più elementari leggi della fisica, appesi ad un cornicione, per istallare una tenda da sole. Vero anche che, nella maggior parte dei casi, molti “accorgimenti” antinfortunistici, si tralasciano, sbagliando, perché si perderebbe più tempo nell’eseguire un lavoro. Questo succede spesso, nell’artigianato. Pensate a quanti morti in meno se si fossero rifiutati di utilizzare amianto senza maschere e guanti. Quanti morti in meno se avessero utilizzato cinture di sicurezza sui ponteggi. Quanti morti in meno se avessero chiamato gli addetti alla manutenzione, anziché provare a riparare il macchinario escludendo autonomamente le sicurezze. Prendete voi, per esempio! Questa strada la percorrete da 20 anni, più volte al giorno, con ogni tipo di meteo, alla velocità di 80km/h. Mai successo nulla. Oggi, siete più rilassati. Andate a 50. Finite contro un albero. Danni, per fortuna, solo all’auto. La prima cosa che vi viene in mente? Se avessi accelerato non sarebbe successo? Cosa ci insegna l’esempio? Che quando eravate concentrati sulla guida, eravate attenti. Quando ci si concentra su quello che stiamo facendo, siamo più attenti. Ci ricordiamo cosa e come utilizzare il materiale antinfortunistico. Ci ricordiamo che l’incidente è come la puntura di una zanzara che, penetra quando meno te lo aspetti. Fatelo presente ai vostri datori di lavoro ed ai vostri dipendenti, perché la vita è come un temporale, stroncarla è un lampo

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