Araldicando

Araldica Oggi

  1. Tra Tradizione e Modernità

    L’araldica, antica disciplina nata nel Medioevo per identificare persone, famiglie, e istituzioni attraverso stemmi e blasoni, mantiene ancora oggi il suo fascino e la sua rilevanza. Sebbene le sue funzioni originali di identificazione nei tornei o sui campi di battaglia siano venute meno, l’araldica moderna continua a essere uno strumento di rappresentazione culturale, genealogica e simbolica. Il suo linguaggio visivo e codificato si è adattato ai tempi, trovando nuovi ambiti di applicazione e interesse.

    L’Araldica nell’era contemporanea

    Nel mondo contemporaneo, l’araldica conserva un ruolo simbolico nelle istituzioni pubbliche, militari e religiose. Gli stemmi araldici sono ancora largamente utilizzati per rappresentare:

    • Enti pubblici e governi: Stati, regioni, province e città utilizzano stemmi ufficiali per identificarsi e rappresentare la propria storia e identità. Questi emblemi sono spesso ricchi di riferimenti storici e culturali.
    • Istituzioni religiose: Ordini cavallereschi e diocesi continuano a ricorrere agli stemmi come segno distintivo, adattandoli alle nuove realtà sociali e culturali.
    • Forze armate: Molti eserciti, reparti e unità militari adottano stemmi per rafforzare il senso di appartenenza e onorare le tradizioni storiche.

    Araldica personale e genealogica

    L’araldica moderna ha trovato nuova vita nella ricerca genealogica. Molte persone riscoprono l’importanza di tracciare le proprie origini attraverso stemmi familiari tramandati di generazione in generazione. La ricostruzione di un blasone familiare diventa un modo per connettersi con il passato, celebrando l’identità e il patrimonio culturale di una famiglia.

    In questo ambito, l’araldica è spesso reinterpretata con uno stile contemporaneo, utilizzando strumenti digitali per creare nuove rappresentazioni grafiche che combinano tradizione e modernità. Professionisti e appassionati di genealogia collaborano con esperti di araldica per ricreare o aggiornare stemmi che riflettano i valori e le storie familiari attuali.

    Araldica e design

    Un aspetto interessante dell’araldica oggi è la sua influenza nel design grafico e nel branding. Sebbene non rientrino strettamente nell’ambito dell’araldica tradizionale, molti loghi aziendali e marchi si ispirano allo stile araldico. Elementi come scudi, leoni rampanti, corone e simboli araldici sono frequentemente utilizzati per evocare autorità, prestigio e tradizione.

    Le istituzioni educative e sportive, ad esempio, adottano stemmi che richiamano il linguaggio araldico per creare un senso di appartenenza e distinzione. Questo processo riflette l’evoluzione della disciplina, che riesce a mantenere la sua influenza visiva anche al di fuori del suo contesto originale.

    L’araldica come patrimonio culturale

    Oggi, l’araldica è riconosciuta come parte integrante del patrimonio culturale europeo e mondiale. Molti musei, archivi e associazioni si dedicano alla conservazione e alla promozione degli stemmi storici. L’araldica è insegnata nelle università come parte di corsi di storia e di studi genealogici, e continua a essere un tema di ricerca per studiosi e appassionati.

    Internet ha avuto un ruolo fondamentale nella rinascita dell’araldica, rendendo accessibili milioni di blasoni e documenti storici a un pubblico globale. Siti web e database specializzati permettono a chiunque di esplorare il mondo degli stemmi, scoprire le proprie radici e persino progettare un proprio blasone.

    Un linguaggio senza tempo

    L’araldica, pur adattandosi ai mutamenti del mondo moderno, rimane una disciplina radicata nella tradizione. La sua capacità di sintetizzare identità, valori e storie in simboli grafici la rende ancora oggi un linguaggio potente e universale. In un’epoca dominata dalla comunicazione visiva, l’araldica continua a dimostrare la sua capacità di raccontare storie senza tempo con eleganza e significato.

MARCO PILLA
Marco Pilla nasce a Pavia il 24/09/1981 da famiglia d’alta borghesia, tra i quali il nonno materno Cremonesi Vincenzo, vecchio forgiatore, dal quale apprenderà l’antica arte della manipolazione dei metalli. Sin da adolescente si distingue dai suoi coetanei per la sua capacità manuale, creando i suoi primi oggetti in ferro ,tutto ciò sempre sotto la stretta osservanza del nonno. “Da quando ero ragazzino ad oggi non e cambiato nulla sen non l’aspetto fisico, ho sempre la stessa voglia di fare e di scoprire cose nuove per questo spesso sono in volo per il mondo. Questi miei continui viaggi ,mi danno la possibilità di apprendere in continuazione informazioni che permettono alla mia persona di aumentare sempre di più il bagaglio tecnico/culturale, anche perché io credo, anzi ne sono convinto, che all’interno di ogni essere umano ci sia una sorta di libreria, e che ognuno di noi abbia il dovere di riempirla nell’arco dei suoi giorni il più possibile, per se e per le persone che lo circondano.” Iscritto nel registro dei periti araldici presso la commercio di Pavia, iscrizione n. 253 dell’11.1.2021 C.T.U. presso il tribunale di Pavia in genealogia e scienze documentarie https://www.tribunale.pavia.giustizia.it/it/Content/Ctu?professione=-1&specializzazione=110332&idCP=85691 Inserito nella sezione artisti della celebre “Tota Pulchra”, associazione di promozione sociale, nata l’8 maggio del 2016 da un’idea di Monsignor Jean-Marie Gervais, Presidente della stessa Associazione e Prefetto Coadiutore del Capitolo Vaticano. https://totapulchra.org/index.php/chisiamo/artisti/781-marco-pilla

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