Due Chiacchiere con l' Arte

Il Donatore di Sangue edizioni Di Carlo anno 2023

Sinossi:

Mirko Balsa è  emofobico. Il suo odio per il sangue risale all’ infanzia. Ha da tempo bandito il colore rosso dalla sua vita, rifiutandolo in ogni sua forma e manifestazione. A circa 30 anni, a causa di una sospetta riduzione dei globuli rossi e di un’eccessiva fotosensibilità, sarà obbligato, suo malgrado, a dover effettuare un prelievo di sangue nel laboratorio sotto casa che è anche un importante centro trasfusionale. Per uno scambio di referti Mirko si illuderà per un po’ di essere sano, ma in seguito, scoprirà di appartenere al rarissimo gruppo sanguigno AB e di essere affetto dal morbo di Günther: un nemico sconosciuto e subdolo che lo sta distruggendo e che gli impedisce di vivere alla luce del sole. Assistito dalla avvenente dottoressa Cinzia, inizierà il suo calvario fatto di trasfusioni in attesa di sperimentare il nuovo farmaco di un ricercatore francese. Attraverso uno dei suoi disegni automatici, Mirko scoprirà alcuni aspetti legati al passato che non avrebbe mai immaginato: strane coincidenze che gli faranno presagire la possibile parentela con Vlad Tepes III l’impalatore, voivoda di Valacchia, passato alla storia come il conte “Dracula”. Mirko dovrà imparare a convivere con la sua pesante eredità, con la malattia e soprattutto con quello che lui definisce il suo più “grande nemico” che è anche la sua unica medicina. Grazie all’aiuto di uno strano esorcista rumeno, amico di suo padre, Mirko riuscirà a scavare in sé stesso, a liberarsi dei sensi di colpa legati a un passato che non gli appartiene più e a scoprire finalmente il senso alla propria esistenza. L’amore entrerà prepotentemente nelle sue vene e gli porterà grandi momenti di passione e d’ intimità: un amore di breve durata, ma un capolavoro di sentimenti.

 

Biografia:

Maria Tedeschi è docente di Lingua e civiltà inglese presso un Liceo classico in provincia di Napoli. È la referente dell’Istituto per l’internazionalizzazione e mobilità internazionale degli studenti. In particolare cura le pubbliche relazioni in lingua inglese dell’Istituto con i paesi orientali. Da diversi anni ambasciatrice alla gentilezza per l’associazione Cor et Amor di Ivrea e ha scelto la gentilezza come propria filosofia di vita. Ha ricevuto il premio alla carriera 2023 e il premio letteratura 2023 dall’Universum Academy University of Peace Switzerland di cui è  stata anche nominata “ accademico onorario”. Appassionata di  viaggi, di musica rock e di letteratura, vive in provincia di Napoli con il marito Aldo e i due figli Domenico e Maria Grazia Azzurra. Si è da sempre dedicata allo storytelling realizzando con i suoi discenti diversi cortometraggi miglior Cortometraggio Cinecibo Categoria Edizione 2011 con colonna sonora di Eugenio Bennato.

Anche in lingua inglese, che hanno ottenuto il primo posto o la medaglia d’oro nelle competizioni nazionali. Ha esordito con “Non chiudere quella porta”, edito da Iseafbooks che ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui la menzione d’onore al concorso “Amore sui generis” 2° edizione, seguito da: ”La Maiastra e le vite invisibili”, suo secondo romanzo, vincitore del premio internazionale “Letteratura” dell’Istituto italiano di cultura di Napoli edizione 2021 e della  “menzione speciale” della giuria tecnica dei giornalisti e scrittori a Sanremo writers 2023. Ha collaborato come songwriter con diverse band, cantanti italiani e inglesi, alcuni anche arrivati in semifinale di “Sanremo trend”.  “The Rose Trilogy” in lingua inglese (auto-pubblicata dall’autrice) è la sua penultima fati-ca letteraria. Opera apprezzata non solo in Italia, ma anche in diversi paesi del mondo, ha ricevuto il premio della critica e si è classificata poi al secondo posto ex aequo con lo scrittore John Oldman nella categoria romanzi stranieri editi, nel concorso internazionale “Litterae Fiorentinae 2023”. La versione originale in lingua Italiana della Trilogia: “La Trilogia delle Rose” è stata candidata dalla Di Carlo Edizioni al Premio Campiello e a altri premi importanti. Il racconto: La “Rosa gialla” è stato anche pubblicato   in versione audible gratuita: un dono dell’autrice per gli ipovedenti ed è presente anche in un’antologia letteraria in lingua francese: “Vibrations littéraires” edizioni We. L’ultimo romanzo dell’autrice è “Il Donatore di Sangue”, ambientato a Napoli ed edito dalla Di Carlo Edizioni. A questo progetto ha contribuito il dottor Giuseppe Reale, docente universitario e direttore del Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova, con un’intervista su alcuni dei luoghi menzionati nel romanzo. Il testo sarà tradotto dall’editore in rumeno e in francese e diffuso anche sul mercato estero.  “Pelle ribelle”, una delle canzoni scritte dall’autrice e riarrangiata   dalla band milanese “Telìa”, è presente all’interno del testo come colonna sonora.Premio giuria tecnica per il Miglior Cortome-traggio – Categoria Senior (Scuola Medie Supe-riori) Cinefrutta Edizione 2012 con colonna so-nora a cura della band inglese Gold Skies Ahead. 2016/2017 Medaglia d’oro Premiazione del Concorso Nazionale L’Archivio Nazionale dei Monumenti Adottati dalle scuole Italiane ”Vil-la S.Marco, l’adottiamo noi!” con colonna sono-ra autoprodotta in collaborazione con il rapper Dominas. 2017/2018 Premiazione del Concorso Naziona-le L’Archivio Nazionale dei Monumenti Adot-tati dalle scuole italiane- Medaglia d’oro per il video “Via Coppola e i suoi segreti” colonna sonora a cura del rapper Nto’.

Domande:

1)      Un libro con un tema molto particolare. Come nasce questo soggetto?

Tutto è iniziato da una visita al Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova di Napoli che ha generato in me un turbinio di emozioni sovrapposte: un luogo spirituale di estrema bellezza che eleva e nello stesso tempo di mistero e magia. Ho cercato di dare un nome a queste sensazioni e così è nato il protagonista del mio romanzo: Mirko Balsa. Un giovane emofobico, affetto da una malattia rara che lo costringe a una immensa solitudine impedendogli di vivere alla luce del sole. Per una sorta di legge di contrappasso, per una maledizione che crede gli derivi dalla sua discendenza, è costretto a vivere, suo malgrado, di trasfusioni di donatori sconosciuti. Attraverso Mirko ho voluto evidenziare il grande valore delle donazioni di sangue, atti estremamente generosi che generano vita, ma anche della solitudine di chi è affetto da una malattia rara che non può contare neppure sulla condivisione del dolore con i «compagni di sventura». Mirko dovrà imparare ad accettare questa sua “rarità” che lo rende unico e speciale e a convivere con essa nel miglior modo possibile, affinché non vinca il dolore, l’oscurità, la morte, ma lei” la vita”.

 

2)      Quanto è difficile raccontare, invogliare il lettore in questo periodo?

Raccontare non credo sia difficile, è proprio dell’essere umano. Nella prefazione di un mio libro lo definivo come il più grande privilegio concesso a noi umani. Ci avvicina anche se siamo distanti nel tempo e nello spazio e ci permette di percorrere sentieri inesplorati mai immaginati fino a scuoterci e a provocare in noi un desiderio di cambiamento. Naturalmente bisogna saper raccontare e avere qualcosa da dire che possa davvero scuotere anche menti intorpidite o semplicemente distratte e qui entriamo nel discorso di saper “invogliare”. Sicuramente è più difficile in un mondo che offre un’infinità di imput diversi e  veloci e soprattutto quando l’amore per la lettura non è stato trasmesso in famiglia fin dalla culla. Io ho avuto la fortuna di avere genitori che mi raccontavano delle storie tutte le sere. Poi, quando ho imparato a leggere l’ho fatto da sola e non certo per conciliare il sonno. Se non si ha avuto l’ imprinting della lettura per diverse motivazioni, per invogliare ad essa si possono utilizzare tutti i diversi strumenti a disposizione e cercare di crearlo ex novo. Credo non sia mai troppo tardi. E, se un libro cartaceo (il mio preferito) per le giovani generazioni è un po’ obsoleto e probabilmente costoso, ci sono sempre gli e- book, gli audiolibri, i booktrailer (perfette sintesi dei messaggi che si vogliono trasmettere) instalment sui i social, radio, televisione…  Anche un film fatto bene può spingere a leggere il libro che l’ha ispirato e non necessariamente il contrario. Se si ha qualcosa da raccontare e si conosce il giusto codice e canale che può essere alla facile portata di tutti, anche le menti più distratte potranno cogliere quello più consono al loro modo di essere per poi cercarne altri e ancora altri e allargare i propri orizzonti…

 

3)      Complimenti per i premi vinti e i traguardi raggiunti. Cosa la gratifica di più come autrice?

La ringrazio, vedo che non le sfugge nulla. Le sembrerà stano, ma quello che mi gratifica di più è quando i lettori mi chiedono con estrema naturalezza notizie dei personaggi dei miei romanzi come se fossero miei conoscenti, delle persone in carne e ossa. La loro estrema curiosità e interesse mi fanno capire che ho fatto un buon lavoro.

 

4)  Progetti per il futuro?

Ne ho tanti! Avere progetti per il futuro significa aver voglia di vivere. Nonostante non sia giovanissima e dovrei pensare più al presente che al futuro, mi piace sempre sperimentare, mettermi in gioco, trovare nuove strade e nuovi modi di espressione mettendo alla prova la mia resilienza. Finché non arriverò al capolinea, non smetterò mai di farlo. Non ho mai chiuso i miei sogni nel cassetto, li ho sempre fatti uscire e cercato, quando possibile, con il loro legno di costruire ponti per raggiungere la meta. Il mio prossimo progetto è sicuramente legato alla scrittura, è abbastanza ambizioso e diverso forse dai precedenti.

 

5) Dove possiamo trovare il libro?

Su Amazon, direttamente sul sito della Di Carlo edizioni, nelle migliori librerie on line e su richiesta anche nelle migliori librerie fisiche.

Di Manuela Montemezzani

 

 

 

 

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